L’ENEA ha pubblicato l’11 luglio il Rapporto Energia 2017, dal quale emerge un buon livello di efficienza energetica conseguito dal nostro Paese, seppur con delle criticità ancora da superare.

La notizia più clamorosa riguarda le detrazioni fiscali “ecobonus” per l’efficienza energetica, che hanno attivato circa un milione di interventi, per oltre 9,5 miliardi di euro di investimenti, di cui 3,3 miliardi solo nell’ultimo anno; si calcola che, assieme alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie “semplici”, gli sgravi per l’efficienza energetica abbiano creato nell’ultimo quadriennio circa 270mila posti di lavoro. Nel 2016, in particolare, i risparmi hanno superato i 1.100 GWh/anno, soprattutto per la sostituzione di serramenti (il 41% degli interventi) e la coibentazione di solai e pareti (26%), azioni che riducono il fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio con un ottimo rapporto costo/efficacia.
Inoltre, al 2016 risultano effettuate 15mila diagnosi energetiche di aziende (un record in Europa) e le richieste di incentivi sul “Conto Termico” per interventi di efficienza delle pubbliche amministrazioni locali sono cresciute del 300%.
Grazie ai minori consumi, dal 2005 ad oggi sono stati risparmiati 3,5 miliardi di euro di importazioni di petrolio e gas.

Tuttavia, l’ENEA riporta che ostacoli di tipo economico-finanziario e, soprattutto nel settore pubblico, la scarsa conoscenza degli strumenti e delle opportunità di interventi migliorativi frenano la diffusione dell’efficienza energetica.

Il Rapporto è disponibile per il download sul sito dell’ENEA