Dal 13 al 14 giugno nel Parco Unicef di Lignano Riviera si terrà Lignano 180°, il festival della sostenibilità per riflettere insieme su come possiamo progettare e costruire una città più sostenibile, resiliente e pronta ad affrontare i cambiamenti climatici, un’opportunità di ascolto e confronto sul futuro.
La manifestazione è organizzata dal Comune di Lignano Sabbiadoro e da APE FVG nell’ambito del progetto Interreg Mission CE Climate.

Il sito del Festival è lignano180gradi.it dove è possibile approfondire il programma ricco di ospiti, tra cui il divulgatore scientifico Mario Tozzi.

Saranno due giorni di incontri con esperti internazionali, architetti, urbanisti e ambientalisti si alterneranno in conferenze e workshop che illustreranno le azioni che Lignano sta intraprendendo per rispondere in modo concreto ai cambiamenti climatici che impattano sul nostro modo di vivere e sull’ecosistema della nostra città.

Perché Lignano 180°?

180° non è solo un numero, ma rappresenta una rotta, una direzione che vogliamo percorrere, ma anche un invito a estendere al massimo il nostro punto di vista, a guardare oltre gli orizzonti limitati e a pensare con una prospettiva più ampia. Un punto di vista che ci permetta di superare le sfide di oggi con soluzioni innovative e coraggiose, guardando al futuro con la consapevolezza che ogni azione conta.

La città e il suo processo di trasformazione

Lignano Sabbiadoro rappresenta un laboratorio ideale per la sperimentazione urbanistica e architettonica, grazie alla sua natura di città di fondazione. Il Piano di Marcello d’Olivo per Lignano Pineta e quello di Luigi Piccinato per Lignano Riviera segnano tappe fondamentali nell’evoluzione del territorio, offrendo spunti per nuove soluzioni progettuali. Lignano Sabbiadoro è il punto di partenza: la città oggi rappresenta un vero e proprio ecosistema, fatto di relazioni complesse che intercorrono tra i componenti antropici e quelli naturali che la compongono. Il nostro comportamento modifica i luoghi in cui viviamo, che al loro volta cambiamo il nostro modo di stare in questo pianeta.

Il modo di vivere e lo spazio in cui abitiamo sono quindi i due protagonisti su cui il Festival vuole far riflettere esperti, cittadini e turisti prendendo come caso studio Lignano Sabbiadoro.