Il Comune di Lignano esempio nel cambio di passo verso la transizione energetica e climatica

Sono bastate le bandiere piantate nella sabbia per l’occasione, per far capire con un colpo d’occhio a quali rischi va incontro il nostro territorio a causa dei cambiamenti climatici: poste nella spiaggia vicino al pontile che conduce alla Terrazza a Mare, indicano dove si troverà la linea di riva nel 2100 se non agiamo tempestivamente.

I dettagli però sono poi emersi nel corso della conferenza “La svolta green per i Comuni costieri del Friuli Venezia Giulia” che si è tenuta il 30 novembre a Lignano Sabbiadoro: come ha spiegato Anna Lutman, direttore tecnico-scientifico di ARPA FVG, ci sono evidenze a livello globale e regionale dei cambiamenti in atto.

L’evento è stato organizzato nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia RESPONSe, il cui scopo è sostenere le comunità della costa adriatica nel monitorare i cambiamenti climatici e nel programmare misure di adattamento agli impatti da essi generati, in particolare con l’obiettivo di dotare i Comuni dell’area adriatica di una smart governance dei rischi collegati.

“La transizione energetica e climatica è anche un’opportunità di sviluppo per l’area costiera regionale – ha dichiarato Loreto Mestroni, presidente dell’Agenzia per l’Energia del FVG, partner del progetto RESPONSe, specificando: – oggi sappiamo cosa fare e come fare, resta nella disponibilità di tutti noi ed in particolare delle Istituzioni di accelerare il quando fare, ovvero siamo già in ritardo…”

Dello stesso avviso Boris Dijust, presidente di Informest, partner capofila di RESPONSe: “Il progetto RESPONSe è l’esempio pratico di come i fondi europei possano essere concretamente impiegati e messi a disposizione delle nostre amministrazioni e della nostra comunità. È su questa sinergia tra enti pubblici incaricati di attrarre le risorse comunitarie, come Informest, con le amministrazioni locali che dobbiamo continuare a lavorare, se vogliamo che gli indirizzi dati dalla Unione Europea per la transizione ecologica trovino reale impatto nel territorio.”

La scelta di Lignano come sede dell’evento non è stata casuale: la Città di Lignano Sabbiadoro è infatti area pilota del progetto RESPONSe e ha condiviso il percorso affrontato nell’elaborazione del PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima), il documento chiave in cui le amministrazioni locali si impegnano ad adottare azioni concrete di mitigazione e adattamento, per ridurre le emissioni di CO2 e incrementare la resilienza del territorio.

Il Sindaco di Lignano Sabbiadoro, avv. Luca Fanotto ha dichiarato “Con il progetto RESPONSe il Comune di Lignano Sabbiadoro si doterà di un documento programmatico e pianificatorio che ci permetterà di aumentare la nostra consapevolezza nell’intraprendere scelte fondamentali per garantire il futuro turistico ed ambientale della nostra Città. I temi legati alla salvaguardia ed alla tutela ambientale hanno oggi un ruolo di primaria importanza, soprattutto per un territorio come quello di Lignano Sabbiadoro. Capire come ricollocarsi all’interno dei principi e delle politiche di adattamento in grado di fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico è un tema di estrema attualità che deve avere oggi la massima attenzione da parte di tutti.

La nostra Amministrazione ha già avviato un percorso di sviluppo in tal senso  con diverse azioni concrete, quali ad esempio:  l’implementazione delle piste ciclabili e della Bicipolitana per favorire lo sviluppo della mobilità lenta, l’implementazione delle colonnine elettriche per favorire il transito di mezzi in grado di abbattere i livelli di CO2 dell’aria, l’efficientamento energetico dei punti luce della Città e degli immobili comunali attraverso un project financing da 20 milioni di euro, lo sviluppo di servizi di bike sharing e, infine, l’approvazione all’unanimità del Consiglio Comunale al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia.”

L’impegno manifestato a livello comunale necessita del supporto da parte delle strategie regionali per concretizzarsi nella neutralità climatica, percorso a cui la nostra Regione è fortemente orientata, come ha spiegato Elena Caprotti della Direzione centrale difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.