La Commissione Europea ha approvato una normativa che prevede l’inserimento di criteri prestazionali per aiutare il settore edile a ridurre l’impronta di carbonio lungo tutto il ciclo di vita degli edifici.

Tra tali criteri è citato anche Level(s) come strumento per supportare aziende e stakeholder a monitorare le prestazioni in questo settore.
Level(s) infatti è uno strumento creato per il mercato dell’edilizia sostenibile: si tratta di un sistema di indicatori chiave di performance – LEVEL(S) appunto – per misurare e valutare gli edifici sostenibili in tutta Europa.
L’obiettivo di questo strumento open source è quello di arricchire il sistema di metriche di valutazione dell’edilizia sostenibile creando un approccio comune basato sull’integrazione degli attuali strumenti di certificazione e trainando il settore dell’edilizia verso un approccio che consideri il “ciclo di vita” con riferimento all’agenda dell’UE sull’economia circolare.

I criteri di vaglio tecnico per i nuovi edifici fanno parte dell’atto delegato sulla tassonomia dell’UE sul clima, che guida gli investimenti sostenibili evidenziando le attività economiche che supportano gli obiettivi ambientali dell’UE. Come parte delle disposizioni, chi realizzerà proprietà più grandi di 5.000 metri quadrati dovrà anche calcolarne le emissioni di carbonio durante l’intero ciclo di vita, e dunque il potenziale di riscaldamento globale dell’edificio.
La legge fa parte di un pacchetto di Finanza Sostenibile e Tassonomia dell’UE, che copre molti settori e che supporta l’obiettivo del Green Deal europeo di rendere l’UE climaticamente neutra entro il 2050.