Come attrezzarsi per la pianificazione locale su riscaldamento e raffrescamento?

L’Europa del sud è chiamata a far fronte all’elevato fabbisogno di raffrescamento, che aumenterà ancora di più nelle estati future con l’aggravarsi degli impatti dei cambiamenti climatici: in questo contesto si inserisce la Direttiva europea sull’efficienza energetica (EED), che impone a tutti i comuni europei con più di 45.000 abitanti di sviluppare Piani locali di riscaldamento e raffreddamento (articolo 25).

L’obiettivo del progetto LIFE Plan4Cold, finanziato dall’UE, è quello di supportare alcune città europee in Italia, Grecia e Portogallo nella definizione di piani di riscaldamento e raffrescamento sostenibili.

I piani, che verranno realizzati come output di progetto, hanno la finalità di agire sul fabbisogno energetico e sull’incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili. Le azioni da identificare all’interno dei documenti, per garantire una pianificazione integrata, considerano diverse dimensioni: pianificazione urbana, efficientamento degli edifici (nuovi ed esistenti), comportamento dei singoli (a livello residenziale, così come nel settore industriale e dei servizi) e innovazione sociale e tecnologica. Per poter agire in questo senso, e ipotizzare futuri scenari per rendere più efficienti i settori di riscaldamento e raffrescamento, la partecipazione attiva degli stakeholder del territorio gioca quindi un ruolo chiave: nella comprensione delle interconnessioni esistenti e delle possibili sinergie future, nella creazione di nuove competenze, o nel rafforzare quelli esistenti, nonché nell’ambito della raccolta dei dati.

L’ascolto degli stakeholder locali

In questi mesi l’Agenzia ha gettato le basi per ascoltare i portatori di interesse del territorio, in collaborazione con le rispettive amministrazioni comunali locali che sono stata individuate come città pilota in FVG: il primo incontro è stato organizzato a Udine a Palazzo Morpurgo l’11 aprile, mentre il secondo si è svolto a Pordenone presso la sala Missinato del Comune lo scorso 22 settembre.

In queste occasioni, dopo aver presentato il progetto LIFE Plan4COLD e i suoi obiettivi, c’è stata la possibilità di un confronto diretto e “live” su questi temi, grazie all’interazione sviluppata attraverso dei questionari online.

Durante il dibattito finale, a Udine sono emerse diverse considerazioni sull’importanza di considerare la tematica della povertà energetica, in particolare riguardante la mancanza di risorse economiche da parte dei cittadini più vulnerabili per raffrescare/riscaldare adeguatamente le loro abitazioni. È emersa anche la consapevolezza da parte dei presenti dell’urgenza di affrontare questi temi soprattutto in seguito all’aumento dei costi dell’energia, e la necessità di comunicare con i cittadini e con gli stakeholders internazionali in un’ottica di condivisione delle buone pratiche.

Dai questionari è emerso che gli effetti più percepiti del cambiamento climatico nel proprio territorio sono: le estati più calde e l’aumento del numero di giorni con temperature molto elevate (oltre i 30°C); il settore che viene visto come più critico nel campo energetico a livello locale è quello residenziale, mentre gli ostacoli principali all’implementazione di interventi e misure energetiche sono individuati nella mancanza di risorse finanziarie e sistemi di incentivi/meccanismi di sostegno inadeguati. Secondo i presenti, le misure principali per decarbonizzare il settore del riscaldamento e raffrescamento da inserire nella pianificazione locale sono: interventi di efficienza energetica e in particolare nell’involucro termico degli edifici, assieme alla formazione e informazione sulle buone pratiche già esistenti.

 

A Pordenone, invece, si è sottolineata l’importanza di fare una ricognizione delle eventuali azioni e iniziative già messe in atto dalla comunità locale e quindi avviate dal basso, relativamente alle tematiche trattate. È stata inoltre sottolineata la necessità di partire da azioni dedicate a cambiare le abitudini attuali che molto spesso causano una buona parte degli sprechi energetici in ambito di riscaldamento e raffrescamento.

Dai questionari è emerso che gli effetti più percepiti del cambiamento climatico nel proprio territorio sono: l’aumento dei giorni caldi (Temperatura massima > 30 °C) e l’aumento degli eventi con precipitazioni intense ed estreme. Il settore che viene visto come più critico nel campo energetico a livello locale è quello secondario (industria), seguito dal settore residenziale e primario (agricoltura) mentre gli ostacoli principali all’implementazione di interventi e misure energetiche sono individuati nella mancanza di risorse finanziarie, in normative, procedure autorizzative e sistemi di incentivi/meccanismi di sostegno inadeguati.
Tra i principali benefici derivanti da una pianificazione energetica mirata agli ambiti del riscaldamento e raffrescamento, gli intervistati indicano: la riduzione dell’impronta di carbonio, l’aumento del comfort termico, le opportunità di business per le società di servizi energetici e la creazione di professionalità qualificate.

 

Gli enti presenti all’incontro di Udine: Comune di Udine, ATER Udine, Banca360 FVG, Bluenergy Group Srl, ConfCooperative Alpe Adria, ConfCooperative FVG, Consumatori Attivi FVG APS, Federconsumatori FVG, Net SpA, Ordine Architetti della Provincia di Udine, Ordine Dottori Agronomi e Forestali FVG, Siram Veolia e Università di Udine. 

Gli enti presenti all’incontro di Pordenone: Comune di Pordenone, ANCE Alto Adriatico, ATER Pordenone, Azienda Sanitaria Friuli Occidentale, Banca Popolare Etica, Confindustria Alto Adriatico, Efficienta Srl, Federconsumatori Pordenone APS, Italgas e Terraè. 

Plan4Cold incontro Udine Plan4Cold incontro Pordenone