Com’è la situazione energetica della nostra regione?

In Friuli Venezia Giulia la produzione totale di elettricità da fonti rinnovabili rappresenta circa il 25% del totale grazie allo storico settore idroelettrico, a cui si è aggiunta – dal 2008 in poi – una percentuale crescente di generazione da fotovoltaico, biogas e biomassa.
Mentre il settore dei trasporti fa ancora fatica a compiere una transizione verso fonti meno impattanti, il patrimonio edilizio regionale presenta un grande potenziale per quanto riguarda rinnovamento ed efficienza energetica.
Le maggiori emissioni di CO2 provengono dal settore industriale (39%), seguito da trasporti e residenziale (entrambi 22%), servizi (16%) e agricoltura (1%).
La domanda di energia termica è principalmente coperta da gas naturale ma le biomasse legnose – da tradizione usate nelle aree alpine per il riscaldamento domestico – sono ampiamente utilizzate, anche attraverso un numero crescente di piccole reti di teleriscaldamento soprattutto nelle aree rurali.
Oltre alla crescente domanda per la riduzione delle emissioni di CO2 a livello globale, gli scenari di cambiamento climatico rappresentano una grande sfida per il futuro di vaste aree della regione.

Il quadro completo della situazione è descritto dal report energetico sulla Regione Friuli Venezia Giulia, realizzato nell’ambito di PROSPECT2030, un progetto europeo di cui APE è partner e il cui obiettivo è coinvolgere le autorità pubbliche per migliorare la destinazione dei fondi europei volti a favorire la decarbonizzazione.