Questa settimana abbiamo partecipato al Congresso Europeo sul teleriscaldamento organizzato da Euroheat and Power (EHP), network internazionale esperto del settore e nostro partner nel progetto LIFE Connectheat. Arrivato alla 41esima edizione, l’evento ha accolto a Torino nel Centro Congressi Lingotto più di 350 partecipanti da tutta Europa.

Tra gli ospiti: il ministro italiano dell’Ambiente e sicurezza energetica Pichetto Fratin e il ministro inglese per l’Efficienza energetica e la finanza verde Lord Callanan, assieme a un’ottantina tra stakeholder, esperti e relatori.

Si è parlato di una “nuova era” per teleriscaldamento e teleraffrescamento in Europa, guardando alle soluzioni locali per decarbonizzare il settore nel prossimo futuro. L’obiettivo a lungo termine è far funzionare queste reti a bassa temperatura, cioè inferiore ai 50°C.

Iniziando dalla rete di teleriscaldamento (TLR) a gas di Torino, che con 742km è la più grande d’Italia e serve sei Comuni della fascia torinese, si è poi passato a progetti che utilizzano già energie rinnovabili, come la rete di TLR di Aosta che in parte utilizza il calore di scarto di una fonderia.

A livello europeo un esempio rilevante è quello del quarto impianto solare-termico più grande al mondo appena inaugurato a Groningen (Paesi Bassi) di 37MW: quasi 50.000 mq di collettori solari a elevata prestazione forniranno energia pulita e gratuita alla rete della città.

Per quanto riguarda la panoramica del mercato del TLR a livello europeo, i dati presi dal DHC Market Outlook 2023 mostrano che il 36% degli impianti fa uso di bioenergie e la cogenerazione incide per i 2/3 della produzione di calore.

“La crisi energetica globale ha dato una marcia in più alla transizione del calore. Quindi, dati accurati e affidabili sul teleriscaldamento e teleraffrescamento sono fondamentali per dimostrare la sua efficacia e il potenziale di decarbonizzazione.”

Un altro tema su cui si è posta molta importanza e urgenza durante il congresso è quello delle “heat communities”, cioè le comunità energetiche termiche come elemento catalizzatore per la transizione energetica: proprio su questo aspetto si concentra il progetto Connectheat di cui facciamo parte assieme ad altri 9 partner provenienti da 7 diversi Paesi europei, iniziato lo scorso autunno.

 

I messaggi che ci portiamo a casa:

“La cassetta degli attrezzi è piena di soluzioni di riscaldamento e raffrescamento locali, pulite ed efficienti in termini di costi, come solare-termico, geotermico, pompe di calore e accumulo termico. Questi consentono la diversificazione, portando a reti stabili e resilienti.”

“Il teleriscaldamento contribuisce al raggiungimento degli attuali temi chiave che interessano direttamente i cittadini, offrendo: Calore conveniente, Fornitura affidabile, Utilizzo del calore di scarto”. (Terry Mc Givern, direttore di LOGSTOR Group)