Questa settimana, da martedì 7 a giovedì 9, APE FVG è in Francia per il primo incontro del progetto Interreg Alpine Space AMETHyST: l’idrogeno ha il potenziale per essere una delle colonne portanti del futuro sistema energetico, ma qual è l’effettivo potenziale di H2 nelle regioni alpine e quali le possibili applicazioni efficienti?

A queste e ad altre domande vogliamo rispondere nei tre anni di progetto, al fine di rendere i nostri territori alpini più sostenibili e a basse emissioni di CO2, in particolare nelle aree montane turistiche.
A Moûtiers questa mattina abbiamo partecipato alla conferenza “Idrogeno: un’opportunità per decarbonizzare i territori montani”: a introdurre l’incontro sono stati il sindaco di Moûtiers e la presidente dell’Agenzia per l’ambiente e l’energia della regione Auvergne-Rhône-Alpes, assieme a Tenerrdis, cluster per la transizione energetica.

Tra i temi toccati: il crescente interesse per questo vettore energetico e le opportunità per lo sviluppo della montagna, strategie per decarbonizzare il settore turistico (resort, hotel e trasporti verso queste località), supporto economico dello stato per incentivare questo cambiamento.
Il direttore Mazzolini, che è intervenuto nella seconda tavola rotonda della conferenza, ricorda che “La maturità economica e il quadro normativo a supporto stanno prendendo forma, ma il punto chiave di cui si parla troppo poco è come verrà prodotta tutta questa enorme quantità di energia verde necessaria”.

Alla conferenza è seguita una visita studio alla stazione di rifornimento a idrogeno già attiva in quest’area dal 2022, finanziata al 20% dalla regione francese. La stazione permette il rifornimento di biciclette a noleggio e di auto private: per queste ultime tuttavia il mercato è ancora ai primi passi, e i costi rimangono alti così come poche sono ancora le stazioni di rifornimento per gli alti costi di investimento iniziali. Il costo medio di un pieno a idrogeno è di circa 70€, che permette un’autonomia di 650 km.

In Friuli Venezia Giulia con il progetto AMETHyST ci concentreremo sul polo sciistico dello Zoncolan, con lo scopo di farlo diventare un resort a emissioni zero. In collaborazione con PromoTurismo FVG e SECAB, APE FVG lavorerà alla creazione di una filiera dell’idrogeno verde locale, prodotto con energia al 100% rinnovabile.

Sullo Zoncolan l’energia elettrica che movimenta le seggiovie e cannoni per l’innevamento è già fornita da SECAB, la Società Elettrica Cooperativa dell’Alto Bût che produce energia rinnovabile da idroelettrico e fotovoltaico, mentre invece il maggiore consumo di combustibili fossili riguarda attualmente i mezzi battipista. Il partenariato friulano prevede di utilizzare il surplus di produzione rinnovabile per la produzione di idrogeno verde, da utilizzare in primis su un gatto delle nevi operativo sul polo sciistico.